Giappone, la piaga dei suicidi collettivi via Internet
"Cerco ragazzi che vogliono morire con me nel tal giorno, nel tal posto e a questo modo": e' il tema ricorrente delle decine di avvisi che compaiono giornalmente sui numerosi siti internet per aspiranti suicidi, dove ci si scambia liberamente informazioni sui posti e sulle tecniche migliori per morire insieme
Sette giovani giapponesi, alcuni teen ager e altri poco sopra i 20 anni di eta', sono stati trovati asfissiati oggi in un minivan posteggiato in un parco naturale vicino a Tokyo, in un apparente suicidio collettivo messo a punto tramite appositi siti internet. Il minivan, che era stato noleggiato due giorni fa, ospitava quattro ragazzi e tre ragazze, in jeans e maglietta. Era stato sigillato dall'interno con nastro adesivo, i corpi reclinati sui sedili erano coperti con lenzuoli azzurri, c'erano cellulari e borsette e quattro cilindri con mattonelle di carbone interamente consunte. Vicino a una delle portiere e' stata trovata una scatola vuota di sonniferi. Al volante c'era una giovane donna, in seconda fila due ragazze e un ragazzo e in terza fila tre ragazzi.
"E' una tipica scena di suicidio collettivo con ossido di carbonio", hanno detto fonti della polizia. Secondo le prime informazioni, uno dei sette suicidi aveva inviato ieri pomeriggio con il cellulare una e-mail a un amico di 21 anni, compagno di scuola al liceo, nell'isola settentrionale di Hokkaido . "Ho con me altri sei giovani in un minivan nel parco di Minano a Chichibu. Suicidio con mattonelle di carbone", diceva il messaggio.
Appena due settimane fa nella stessa zona, a cinque chilometri di distanza dal Belvedere, si erano suicidati con la stessa tecnica tre studentesse e uno studente di liceo. E ieri, a Yokosuka, vicino Yokohana, due donne, una di 27 e l'altra di 21, sono state trovate morte asfissiate su un'auto posteggiata in strada. "Ci suicidiamo con l'ossido di carbonio perche' lo desideriamo" stava scritto in una lettera trovata sull'auto, oscurata dall'interno con tendoni neri.
In Giappone, come del resto anche in Corea del Sud, sono numerosi i siti internet per aspiranti suicidi, dove ci si scambia liberamente informazioni sui posti e sulle tecniche migliori per morire assieme. "Cerco ragazzi che vogliono morire con me nel tal giorno, nel tal posto e a questo modo", e' il tema ricorrente delle decine di avvisi che compaiono giornalmente su questi siti.
" E' un fenomeno che si va diffondendo a macchia d'olio dall'inizio dello scorso anno - ha detto il docente di medicina della psiche Tsuyoshi Tamura dell'universita' di Belle Arti di Tokyo - il fenomeno internet moltiplica e rafforza le tendenze suicide tipiche di molti adolescenti e giovani. Piuttosto che intervenire di autorita' con la chiusura dei siti, misura tra l'altro inefficace nel mondo della Rete, bisognerebbe moltiplicare invece i siti antisuicidio".
I suicidi collettivi 'sollecitati' tramite internet sono cominciati l'11 febbraio dello scorso anno (2003, ndr) con la morte volontaria di tre giovani, due ragazzi di 24 anni e una ragazza di 22 anni nella prefettura di Saitama, una serie interminabile di citta' satelliti-dormitorio della metropoli di Tokyo, dove piu' di altre si avverte acutamente l'assenza di relazioni sociali. Nel 2003, secondo la polizia, i casi di questo tipo di suicidio collettivo sono stati 12 con 34 morti e nei primi sei mesi del 2004 cinque casi con 11 morti.
(Pubblicato il 12 ottobre 2004)
http://www.rai.it/news/articolonews/0,9217,89527,00.html
