thoru89 |
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| anke il japan school ha degli aspetti negativiT__T queste sono "pezzi" trati da varie parti di internet: (From Giappone di Gaia Tatsumi) In Giappone i ragazzi frequentano la scuola elementare dai sei ai dodici anni, la scuola media dai tredici ai quindici anni. Questa è la scuola dell'obbligo. Il numero massimo di alunni per classe è quaranta, per cui la media per classe è di 38/39 alunni. Maestri e professori pensano che quel numero sia eccessivo, però le cose non cambiano. Alla scuola elementare c'è un maestro per classe, che insegna tutte le materie da solo. Qualche materia ha un insegnante speciale (musica/artistica). Alla scuola media c'è un professore per materia. Sembra che il lavoro dell'insegnante sia semplice, a prima vista, ma i ragazzi dai 5 ai 13 anni sono difficili da capire. La percentuale di studenti che vanno alla scuola media superiore supera il 90%, però aumenta sempre più il numero di ragazzi che si rifiutano di andare a scuola. Negli ultimi dieci anni si è verificato un decremento di frequenza scolastica del 2%. Si è ammessi alla scuola media superiore tramite un esame di ammissione, che causa molto stress tra i ragazzi. C'è bisogno di entrare ad una scuola media superiore (liceo)migliore per accedere all'università migliore. Perciò quasi tutti i ragazzi frequentano una sorta di "doposcuola privato". E' difficile trovare chi non lo frequenta. La competizione e il maltrattamento tra ragazzi è il problema della comunità scolastica, specialmente nella fascia di età più bassa, ma non solo. Il numero di ragazzi che si suicidano per questo aumenta di anno in anno. Nelle ultime riforme scolastiche il Ministero dell' Educazione ha dichiarato: "Coltiviamo la forza di vivere!". Si è pronunciato così, perché il numero dei suicidi a causa di "maltrattamento" è aumentato Pensiamo che la scuola, la società e la famiglia siano responsabili dell'educazione, ma essa pesa sulle spalle della sola scuola. E si può dire che la scuola non insegna a vivere. Chiude tutti i sabati per restituire i ragazzi alla famiglia ed alla società, però i ragazzi frequentano i "doposcuola privati".
in alcuni casi sembra ke la situazione sia molto pesante..com'è in verità daltronde. ecco qui per esempio da -STRADANOVE-
DA UN PAIO DI ANNI A QUESTA PARTE, IN GIAPPONE, SI SENTE USARE sempre di più il termine "Hikikomori". La parola indica un fenomeno sociale emergente per il quale un considerevole numero di giovani, per problemi di carattere psicologico, non riesce più a vivere nella società: si rinchiudono nella propria stanza rimanendo isolati e rifiutando qualsiasi contatto diretto con il mondo esterno, per anni. Oggi si dice che ce ne siano almeno mezzo milione in tutto il paese. Vittime di questo triste fenomeno sono principalmente gli adolescenti. Di solito si comincia così: prese in giro e maltrattamenti insistenti e duraturi da parte dei compagni di scuola fanno sì che sia sempre più difficile andare a scuola, ed i genitori, non capendo la gravità della situazione, considerano le assenza da scuola dei loro figli come segno di pigrizia e conseguentemente tendono a rimproverarli; in questo modo lo stress si accumula sempre di più ed unica difesa è smettere di comunicare con tutti (incluso i familiari), chiudersi a chiave nella propria stanza per essere lasciati da soli e sentirsi 'protetti'.
come potete notare la situazione è descritta in modo molto negativo... quest'ultima "immagine" soprattutto è ad un livello davvero estremo...quando ormai lo studente è entrato ormai in una fase critica. Anke se ovviamente questo nn succede in tutte le scuole ci fa capire quanto la situazione è drammatica...
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